Pila protocollare OSI Il modulo 1 da una visione trasversare alla rete dal livello di trasporto in basso (comunicazione tra i nodi) Il modulo 2 invece analizza la comunicazione tra gli strati App-Tra-IP di un singolo oggetto.
Per ogni singolo nodo studieremo:
Esercizi:
In una Software Defined Network: Controllore programma il router con il protocollo openflow, l'implementazione scelta è Ryu, Per il laboratorio sarà utile il libro: RYU SDN Framework, scaricabile da internetz.
Network Algorithmics: algoritmi da implementare per ottenere le prestazioni richieste da un contesto (bilanciamento costi/prestazioni) Ad esempio per un ambiente in cui è richiesta una banda di 100Kbit/s va bene anche una cpu scarda/algoritmo scarso, se il link da gestire è più veloce servono cpu più veloci e algoritmi più efficienti.
Difficile fare innovazione su internet perchè serve mantenere la compatibilità con i dispositivi preesistenti, es: IPv6, standardizzato nel 1996, dopo 21 anni sta iniziando ad essere adottato.
SDN si sta affermando ultimamente perchè permette di cambiare il comportamento dei dispositivi di rete con dei programmi. Prima della sua introduzione i dispositivi di rete avevano delle funzioni ben definite dalla fabbrica. All'inizio veniva usato su dispositivi low-end mentre ultimamente è supportato da router ad alte prestazioni.
è possibile misurare il traffico ed effettuare ingegneria del traffico
Es: IP, Ethernet, e altri protocolli non sono necessariamente il modo migliore di fare le cose, ma una scelta che è stata fatta in un certo contesto. Può essere necessario superare le limitazioni dei protocolli senza sostituirli.
L'obiettivo iniziale di internet (1969) era di condividere delle risorse, in particolare i Mainframe costavano tanto e comprarne uno per ogni Università, ecc era costoso e portava a dei doppioni.
Obiettivi di internet: (in priorità decrescente)
Questo porta a eterogeneità e decentralizzazione
Condivisione è analogo a Multiplazione che implica Commutazione
Commutazione:
di circuito esisteva dalla fine dell '800
di pacchetto era un concetto recente, non ancora provato a lunga distanza
Comunicazioni informatiche, a differenza di quelle telefoniche non richiedono una banda costante, e quindi si adattano bene alla multiplazione statistica/comm. di pacchetto. Nella commutazione di pacchetto utilizzo i datagrammi che sono una forma di comunicazione autocontenuta (info destinatario incluse). L'eterogeneità del progetto, ad esempio per le prestazioni delle varie reti da interconnettere ha portato ad un modello best effort Best effort: la rete si impegna ad offrire il miglior servizio possibile. In particolare la gestione della comunicazione e dei suoi problemi deve essere gestita dai nodi finali. Servizio richiesto alla rete è semplice: consegnare i datagrammi in ingresso all'uscita. Per questi motivi è stato adottato il Datagramma.
Clessidra di still dearing Rappresentazione dello stack di internet in cui la vita (sottile) della clessidra rappresenta IP, La parte sotto rappresenta i protocolli data-link (WiFi, Ethernet, 4G...) e sotto ancora i vari mezzi fisici (Rame, Fibra, Radio...) Sopra IP abbiamo lo strato di trasporto (TCP, UDP, SCTP) Sopra il trasporto abbiamo i vari livelli applicativi (HTTP, SMTP, FTP...)
Le parti sotto e sopra la vita sono eterogenee. Internet è un esempio di rete multiservizio.
è impossibile evitare i guasti, ma si può rimediare:
A questo proposito è stato implementato il fate-sharing invece della replication(veniva usata nelle reti telefoniche) fate-sharing: è accettabile perdere informazioni di stato se le informazioni perse con il nodo sono relative al nodo. Questo porta ad evitare di distribuire nella rete informazioni di stato relative ad altri nodi, in modo che lo stato legato ad un nodo è sacrificabile.
Il sistema risultante è più semplice ma risulta più lenta la procedura di ripristino dei guasti (rispetto alla replication) Ma ottenere alte prestazioni non era tra gli obiettivi iniziali di internet (oltre alla sicurezza)
Non esiste un nodo centrale in internet, esistono delle autorità centrali per suddividere lo spazio degli indirizzi (riguarda solo configurazione) La cosa più centrale in internet sono i root server DNS che sono comunque 13.
Conseguenze:
Questo obiettivo non è stato pienamente perseguito, a causa della scelta del datagramma.